La febbre

La febbre è un aumento della temperatura corporea al di sopra dei 37-37.2°C. La febbre non è una malattia ma un sintomo; le più comuni cause sono rappresentate dalle malattie infettive (provocate da virus e batteri), dalle malattie tumorali, dalle infiammazioni locali, dai traumi.

La temperatura corporea viene misurata attraverso il termometro. Ne esistono diversi tipi, i più comuni sono:

  • termometri in vetro: prima di misurare la temperatura accertarsi che la colonnina all’interno del termometro sia al di sotto dei 36° C; il termometro viene posizionato sotto l’ascella dell’assistito, che deve essere asciutta; la persona deve rimanere ferma per almeno 5 minuti. Dopo aver misurato la temperatura il termometro può essere lavato con acqua e sapone;
  • termometri digitali: sono pratici, sicuri e veloci. Permettono una migliore lettura della temperatura. Vanno posizionati sotto l’ascella, che deve essere asciutta. Con un segnale acustico, avvertono quando termina la rilevazione. Solitamente mantengono in memoria l’ultima temperatura misurata. Dopo l’uso si spengono automaticamente e vanno puliti con un batuffolo imbevuto di disinfettante alcolico

Che cosa fare in caso di febbre

È sempre il medico che deve valutare l’intervento migliore per l’assistito: la scelta di somministrare farmaci senza consultare il medico, può non essere quella più corretta.
È importante ricordare che esistono anche metodi naturali che riducono la temperatura corporea, quali per esempio le applicazioni fredde, con la borsa del ghiaccio applicata sotto la nuca, nelle pieghe del gomito, delle ginocchia e all’inguine.
Normalmente il rialzo della temperatura corporea segue alcune fasi tipiche che richiedono la messa in atto di specifici accorgimenti assistenziali finalizzati a garantire benessere alla persona con febbre.

  • Fase del brivido: quando la temperatura sale e raggiunge valori molto alti (uguali o superiori ai 39.0°C) la persona è scossa dai brividi, batte i denti, può essere agitata e avverte la sensazione di freddo. In questa fase è importante mettere la persona a letto, rimanergli vicino e coprirla bene.
  • Fase del culmine della febbre: la temperatura si stabilizza su valori elevati e la persona manifesta un malessere in tutto il corpo, avverte caldo e può essere agitata. In questa fase è bene togliere le coperte per favorire la dispersione del calore e posizionare borsa del ghiaccio o impacchi freschi sulla fronte. È importante che la persona rimanga a letto con la vicinanza tranquillizzante di chi assiste.
  • Fase della discesa della temperatura: la febbre può scendere in modo graduale oppure in modo brusco e veloce. In entrambi i casi la persona presenterà abbondante sudorazione e senso di grande spossatezza. In questo caso è molto importante:
    • mantenere la persona a letto per il rischio di collasso (se si alzasse potrebbe perdere l’equilibrio per un abbassamento della pressione arteriosa)
    • cambiare la biancheria personale per evitare che gli indumenti umidi restino a contatto della persona
    • mantenere una temperatura ambientale costante
    • rassicurare la persona rimanendogli vicini
    • ripristinare le perdite d’acqua dovute all’abbondante sudorazione proponendo acqua, infusi leggeri, brodi vegetali, succhi di frutta, ecc.
  • Fase del riposo ristoratore: in questa fase l’organismo ha bisogno di recuperare le forze per cui possono essere utili i seguenti accorgimenti:
    • l’ambiente deve essere tranquillo per consentire il sonno e il riposo,
    • la temperatura della stanza costante (20-22°C);
    • la biancheria asciutta e confortevole
    • garantire la vicinanza fisica in caso di necessità.

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